LA STORIA

ARBUS e "L'ARBURESA"

Il nome con cui è conosciuto il classico coltello a lama panciuta “Arburesa” deriva da Arbus (SU), antico paese sul versante sud-occidentale della Sardegna.

E’ qui che Paolo Pusceddu, a seguito della scomparsa dei fratelli Spina, noti coltellinai di Gonnosfanadiga, nel 1977 dà vita alla coltelleria “l’Arburesa” e riprende alcune fogge antiche trasformandole da semplici oggetti di uso comune a vere opere d’arte. 

I coltelli, inconfondibili per forma e finitura, sono costruiti restando fedeli alla tradizione e tenendo sempre presente l’impiego effettivo del coltello, in modo da realizzare strumenti che siano robusti ed efficaci.

 

TRADIZIONE FAMILIARE

La tradizione dei coltelli arburesi è conosciuta e affermata a livello mondiale soprattutto grazie all’opera dei fratelli, eclettici coltellinai ed artisti Paolo e Francesco (detto Franco) Pusceddu

Entrambi imparano l’arte dal padre Mario, fabbro sin dall’età di 5 anni, quando viene assunto come garzone nella bottega dello zio Antonio. Nel 1956 Mario inizia a lavorare nella miniera di Ingurtoso, ma non abbandona l’attività di fabbro maniscalco anche al di fuori della sua professione, e trasmette la passione per questa antica arte ad alcuni dei suoi figli.

Tra questi Paolo e Francesco, che si sono subito distinti per passione e talento e hanno poi continuato separatamente l’attività di maestri coltellinai. Paolo ha fondato il proprio marchio di coltelli “l’Arburesa” seguito poco dopo dal fratello Francesco che ha fondato “l’Arburesa 2”, oggi “L’Arburesa – Eredi Pusceddu”. Grazie alla loro opera, questi due fratelli hanno permesso al mondo intero di conoscere questa antica e raffinata arte.